Come celebrare il World Cocktail Day nel Salento

Il 13 maggio è il World Cocktail Day giornata dedicata alla miscelazione. Manifestazione internazionale che riunisce x brindare con l’arte del bere miscelato.

La prima definizione di Cocktail

Al 13 maggio 1806 risale la prima definizione di cocktail dal tabloid americano “The Balance and Columbian Respository”: «Un liquore stimolante composto da superalcolici di qualsiasi tipo, zucchero, acqua e amari».

ZONA GIALLA IN PUGLIA

L’estate 2021 è alle porte e con la scusa di commemorare il “Cocktail day” non ci resta che chiamare gli amici, prenotare in uno dei 5 locali esclusivi in Salento con dehors per festeggiare insieme, seguendo le normative del contenimento della Pandemia.

Come disposto dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 7 maggio, da lunedì 10 Maggio 2021 la Puglia è passata dalla zona arancione alla zona gialla con il permesso dell’apertura dei Bar, Ristoranti e Gelaterie con possibilità di consumazione al tavolo, esclusivamente all’aria aperta.

Ecco perché abbiamo selezionato alcuni dei Cocktail Bar più esclusivi del territorio salentino. Location distinti dall’accuratezza degli ambienti raffinati e alla moda con spazi ampi, in cui vige la bellezza di caratteristiche uniche per immergervi in un’esperienza esclusiva a due passi da casa, ma con una prerogativa fondamentale: bere assolutamente di qualità.

MINE & YOURS, “Rooftop”, Via 47° Reggimento Fanteria, 28 – Lecce – 0832 1563841

MINE & YOURSUno dei più esclusivi Lounge Bar nel palazzo storico ristrutturato del Luxury Hotels Mine&Yous – Members Club con sede a Lecce, in Piazza Mazzini.
Salendo, in ascensore, al piano superiore si può ammirare l’immenso giardino verticale presente nel patio interno, ideato dall’architetto Antonio Citterio in collaborazione con il biologo francese Patrick Blanc, ideatore della tecnica del giardino verticale. Arrivati al secondo piano vi è un ulteriore outlet, quello del Solarium, adibito con dei divani ad isole. Luogo ideale per rilassarsi e godersi il design esclusivo curato dall’architetto olandese Erik Kuster, noto Interior Designer contemporaneo mondiale nel segmento del Metropolitan Luxury.
Il Rooftop, dotato di Lounge Bar, è il posto ideale per vivere un’esperienza unica ed intima. Un salotto adibito con un ulteriore muro vegetale che termina su di una piscina con vasca idromassaggio. Una location che dà la possibilità di fare un viaggio sensoriale nippo-peruviano sia al livello gustativo che olfattivo. La “Signature Summer Cocktail List” proposta da Nicolini Enrico, Bar Manager della struttura, ha già riscontrato notevole interesse. Dal Pisco al Gin giapponese si viaggia assaporando i vari distillati in una miscela equilibrata con ingredienti locali. Per gli astemi, vi è una selezione di Cocktail Analcolici che donano il sapore originale. Tra i Cocktail Alcolici è l’ Emerald ad essere più richiesto. Un cocktail in chiave healthy composto da Vodka Stolichnaya Gluten Free, estratto vegetale e un prodotto di notevole rilievo a base di pigne dei Pini d’Aleppo, raccolte a mano nel Parco di Torciti a Cannole, in provincia di Lecce.
Da ammirare e degustare sono l’immensa scelta e collezione di distillati internazionali.

Palazzo Banco di Napoli, Via XXV Luglio, 13/A – Lecce 0832 408721

Una terrazza verde sul tetto del palazzo storico del Palazzo BN, ex Banco di Napoli. Un progetto visionario che ha trasformato lo storico edificio degli anni ‘30 in una residenza turistica con all’interno tredici residenze di lusso, un’area wellness all’interno del ex-Caveau e una Food Court affidata a Tortora Giovanni, il Restaurant Manager della Struttura. All’ultimo piano vi è il Roof Garden, da cui si può ammirare il centro storico della città di Lecce, sorseggiando un cocktail classico rivisitato dai bartender professionali.

Posia Luxury Retreat & Spa, Lungomare Matteotti, 157 – San Foca (Le) – 0832 881300

Una location dall’atmosfera metropolitano e mediterraneo insieme, un’open space innovativo all’interno da cui si possono ammirare le tonalità di verde del giardino verticale. All’esterno, lo Street Bar, un salottino dal design Mediterrano che si affaccia sul lungomare di San Foca, dona un’esperienza indimenticabile per chi vuol ammirare al tramonto i bartender mentre miscelano a suon di musica i sapori territoriali. Il Cocktail d’autore più in voga? Richiedi il Cocktail a base di riccio di mare.

Gringo, Via Duca degli Abruzzi, 7 – San Foca (Le) – 328 681 4296

Gringo San FocaUna location inaugurata in zona arancione. I nostri imprenditori salentini si buttano a capofitto durante un periodo abbastanza particolare per regalare buon umore e drink sensazionali. Dall’ispirazione caraibica, la Selezione di Cocktail d’Autore è composta da sei Cocktail, ognuno dedicato al prodotto principale di produzione dei vari Paesi del Sud America. Un viaggio sensoriale e gustativo che abbraccia la cultura salentina e sud americana da degustare nell’ampio spazio esterno del Cocktail Bar Gringo.

La Polperia – Fish Bar, Via A. De Ferraris, 38 – Otranto (Le) – 327 280 3727

La Polperia, una location, la quale chiave di volta è lo scenario panoramico mozzafiato sulle acque cristalline della rinomata città più ad est della penisola italiana. Seduti al dehor del locale si possono assaporare magiche alchimie basate sui Cocktail Classici, contraddistinti dalla ricercatezza dei prodotti di nicchia. L’imprenditore salentino Carlino Francesco consiglia di assaporare lo spirito mediterraneo del Gin Tonic con il Gin pugliese Muma con acqua di mare da smorzare con la vasta scelta di prelibatezze a base di pesce.

Lago Alimini nuove avventure ci attendono. Alla scoperta di questo luogo magico

Lago Alimini o Laghi Alimini

Iniziamo dal dire che a Otranto i laghi sono tre. Il Laghetto di Bauxite per ora in questo scritto non sarà analizzato. Quello che ci riguarda è un grande lago alle porte di Otranto, collegato collegato al mare da un canale. L’acqua è salata e si chiama Lago Alimini, grande. Il Lago Alimini Piccolo invece l’acqua è dolce e non è collegato al mare se da un piccolo canale, spesso pieno di rovi e tronchi che dovrebbe collegarlo al fratello più grande.

Dove nasce il problema e la confusione

Quando nacquero i lidi attrezzati, oltre 40 anni fa, i gestori dovettero scegliere un nome che li identificasse. Invece di scegliere un nome imbarazzante che li avrebbe segnati a vita e poichè e per caso il Lago Alimini grande sfociava lì accanto con poca fantasia ne presero la denominazione arrivando a creare una confusione senza pari ai turisti, agli ospiti e ai residenti. Quando ero bambino io si diceva andiamo al mare agli Alimini dimenticandosi che quel nome era dedicato al Lago Alimini, che deriva da límnē che in greco significa appunto lago, palude o bacino.

Questa confusione, questo scambiare il mare con i laghi ha protetto quel luogo. In realtà vi sono anche altri fattori che lo hanno protetto ma per ora limitiamoci a questo. Da una ventina d’anni a questa parte, quando il turismo di massa ha iniziato a chiedere qualche servizio in più oltre che il mare, il bagno e il lido qualche temerario ha pensato di introdurre elementi estranei sul lago. Prima i cavalli che fanno il bagno insieme al cavallerizzo nelle acque del lago, poi spuntarono le prime canoe, affondate qualche anno fa e infine un’azienda ha introdotto delle waterbike nel Lago Alimini Grande

Waterbike

Le waterbike o bici d’acqua sono delle bici anfibie con dei gommoni ai lati. Invece di avere le ruote ci sono dei canotti che permettono di galleggiare, in totale sicurezza, sull’acqua. Ci sono i pedali, il manubrio, il sellino e un’elica con timone. Non è necessario essere esperti vogatori, basta solo pedalare anche perché le acque del lago sono abbastanza tranquille. Le passeggiate possono essere di 30 o 60 minuti e si possono fare da soli o in coppia o in “carovana”. Non sai andare in bici? Non ti preoccupare con la waterbike, o biciclette d’acqua non è necessario saperci andare nè usare pagaie o remi. Basta sedersi sul sellino e pedalare, non si ribalta e non si sgonfia. Ci sono andato io che non sono proprio una piuma. Unica raccomandazione non aver paura dell’acqua!

Il noleggio bici Salento delle waterbike può avvenire telefonicamente al 335 53 94 618 oppure online collegandosi al sito www.salentoescursioni.it

Francesco Cappello

5 posti da visitare nel Salento. Tra mare, escursioni e buon cibo

5 posti da visitare nel Salento. 5 luoghi imperdibili da vedere, da gustare e da fotografare. Solo uno dei 5 luoghi non è adatto ai bambini.

Il Salento non ha solo 10 luoghi assolutamente da vedere nel Salento. I posti da visitare nel Salento sono tantissimi e limitarci a descriverne 10 o 20 luoghi belli nel Salento è molto faticoso. Per distinguerci da tutti gli altri ci limiteremo a indicare 5 luoghi che non possono mancare nella vostra vacanza nel Salento.

Dormire nel Salento. Dove alloggiare nel Salento

Dormire nel Salento. Dove alloggiare nel Salento

Quanti di voi pensano che venire in Salento è troppo costoso? L’unico modo di dormire nel Salento veramente spendendo poco è dormire in auto. Vent’anni fa quando si scendeva in vacanza dai nonni in Salento ci si vergognava di dire che si andava in Salento.

Case da Privato anche a Borgagne e dintorni

Tempo di vacanze, tempo di affitti e di ricerche. Affittano per lo più case da privato per i nostri graditi ospiti e i tanti turisti che affolleranno la nostra estate 2018. Affittano tutti, manca poco che mi trovi un prefabbricato e lo piazzi al centro della piazza di Borgagne e affitti anche io, affittando casa da privato.

Dormire nel Salento, dove alloggiare, cosa scegliere e cosa evitare

Dormire nel Salento, dove alloggiare, cosa scegliere e cosa evitare come la peste.

Attenzione questo scritto potrebbe essere stato sponsorizzato, potrei non dire la verità.  Dove dormire nel Salento? E’ una bella domanda che molti turisti, che hanno pianificato o stanno per scegliere dove trascorrere qualche giorno di vacanza si sono già posti o lo stanno per fare. Se fossi io dove dormirei nel Salento? Dipende cosa voglio avere dai sette giorni, o poco più, che mi aspettano per l’estate 2018. Cosa voglio vedere nel Salento. Arte, cultura, buon cibo? Spiagge bianchissime o scogliera? Camping o struttura attrezzata. Wifi a manetta e libero o nessuna connessione. E vabbè vengo nel Salento e non condivido neanche una foto sui social?

Alla scoperta della via della fica

Un tempo vi era la via della seta, oggi, invece vi voglio raccontare della via della fica o delle fiche. Ma non stiamo parlando di signorine più o meno convinte di vendere una parte del loro corpo. Nel Salento, la fica, è un frutto e lo si può trovare dapprima verde e duro e poi giallo o nero facile da staccare e da gustare in ogni sua parte. Ora questo non vuol essere un invito a prendere d’assalto i ficheti che insistono lungo le nostre strade di campagna ma è piuttosto una condivisione su dove trovarle buone e gustose e morbide.

Partiamo dall’inizio, io e un mio compagno di avventura andiamo spesso in bicicletta e ci capita di assaggiare questi buonissimi frutti. Le fiche di Carpignano Salentino sono le migliori finora assaggiate. Gli alberi si innalzano in tutto il loro splendore con il loro carico dolce e pesante nello stesso tempo. Nelle campagne tra Borgagne e Carpignano Salentino i ficheti si sprecano e le fiche sono lì pronte per essere raccolte. Se non lo fate voi ci sono migliaia di insetti e api che banchettano al vostro posto. Non vi preoccupate della buccia, si mangia anche quella. Se vi sporcate con quella specie di latte potete pulirvi con le foglie di fico, in realtà tali foglie vanno bene anche nel caso non abbiate carta igienica e se avete mangiato troppi fichi rischiate di doverne usufruire.

A Melendugno invece fiche buone ce ne sono poche, vi sono tanti alberi è vero, ma bisogna violare la proprietà privata dei fondi e spesso la fatica non vale il rischio di essere sgridati dal proprietario. Su Google Maps è segnalato un albero di fichi super a ridosso dell’oasi naturale Le Cesine, non fate la fatica di rintracciarlo, noi non ci siamo riusciti e siamo tornati a casa a mani e pancia vuota.

E ora passiamo a spiegare come si raccolgono le fiche. Non usate le buste di plastica per favore. I fichi si raccolgono utilizzando un “panaro” rigorosamente intrecciato a mano, con il fondo ricoperto da foglie di fico, grandi, larghe, verdi, belle. Il “panaro” è un recipiente con occhiello che si mette sotto il braccio a mo di borsetta e la fica di adagia con garbo insieme alle sue sorelle. Le fiche non si buttano in malo modo ma devono essere consumate subito. Un paio di giorni massimo altrimenti si guastano e si perde la possibilità di gustare questo frutto tipicamente estivo.

D’inverno invece ci sono le fiche secche, ma questa è un’altra storia.

Francesco Cappello